AMBULANZA E MAFIA CHE PASSIONE

20 novembre 2020

di Roberto Dall’Acqua

Le ambulanze sono da sempre una grande passione per i clan per gli affari che generano. Bernardo Provenzano - il boss mafioso scomparso nel 2016 - addirittura se ne andava in giro per Palermo proprio su un’ambulanza negli anni Ottanta. Chissà, forse anche il superlatitante Matteo Messina Denaro utilizza lo stesso sistema per muoversi. Due trafficanti di droga vicini alla famiglia di corso dei Mille avevano, invece, attrezzato un grande parco auto per trasportare gli emodializzati, in convenzione con l’azienda sanitaria locale. Un business milionario attraverso una finta onlus, la “Avel”, Associazione Voluntary Emergency Leader. I finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo hanno, la scorsa notte, arrestato sei persone. Dietro l’associazione che nascondeva una vera e propria società c’erano Pietro Corrao e Saverio Marchese, entrambi già condannati per traffico di droga con l'aggravante mafiosa. In carcere è finito pure Salvatore Scavone, che dall'aprile 2019 percepiva illegittimamente il reddito di cittadinanza, 400 euro al mese. Ai domiciliari, è andato il prestanome dei veri gestori, Beniamino Cusimano. 
L’indagine coordinata dal procuratore aggiuntdella Dda Salvatore De Luca e dai sostituti Bruno Brucoli e Andrea Fusco contesta l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati di falso. Per l’associazione Avel è scattato il sequestro. Dal 2012 al 2018, la finta onlus ha incassato dall’Asp tre milioni e 900 mila euro fruendo, evidentemente, di controlli alquanto superficiali.
“L’aspetto più allarmante di tutta questa vicenda è il concreto rischio di infiltrazioni criminali all’interno di un settore estremamente delicato come quello del volontariato", dice il colonnello Gianluca Angelini, il comandante del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo. La Guardia di finanza, già da tempo, ha elevato il livello di attenzione su questo settore. “A garanzia – dice il colonnello Angelini – dell’insostituibile ruolo svolto dalle vere associazioni senza scopo di lucro che operano nel rispetto delle regole e che rappresentano una delle forme più qualificanti di concreto esercizio della solidarietà sociale, che deve essere preservata da ogni tentativo di condizionamento o inquinamento criminale”.
L’indagine investe anche un’altra associazione per il trasporto degli emodializzati, pure questa sequestrata Si tratta della “Confraternita di Misericordia”, i cui gestori sono accusati di avere creato un vero e proprio cartello fra le sette associazioni che svolgono il trasporto degli emodializzati in provincia di Palermo. Un “patto illecito”, accusa la procura, "per rifiutare il trasporto collettivo ed accettare solo il più remunerativo trasporto singolo dei malati”, spiega la Guardia di finanza in una nota. “Così ingannando l’Asp e cagionando un danno rilevante alle casse pubbliche”. Ai domiciliari sono finite Concetta Teresi Marilena Scalia, che gestivano la Confraternita della Misericordia.
 
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News » TUTTO BENE? di Laura Leone - Sede: Nazionale | venerdì 20 novembre 2020