Non è colpa tua, ma non basta
07 agosto 2025
Ci sono domande che ritornano ciclicamente, come l’afa a fine luglio o le notifiche alle due di notte. Una di queste, tra le più ostinate, è:
Perché alcuni uomini ti cercano, ti seducono, ti scelgono e poi spariscono?
Non si parla qui di incontri mediocri, equivoci o messaggi mal interpretati. Si parla di quei momenti cristallini in cui tutto sembra vero. Sguardi che si incastrano, parole che toccano, connessioni che sembrano nate da un’intesa rara.
E poi il vuoto. Nessuna spiegazione, nessuna incoerenza visibile. Solo una distanza silenziosa che prende il posto dell’entusiasmo. Come se nulla fosse mai accaduto.
La prima risposta che ci diamo è comoda, quasi rassicurante: "Sono loro il problema". Emotivamente immaturi. Codardi. Assetati di adrenalina, ma incapaci di presenza. E in parte è vero.
Viviamo in un tempo dove la conquista vale più della relazione. Dove il corteggiamento è un esercizio narcisistico, non un’intenzione. E dove la possibilità di avere "altro", sempre e subito, anestetizza ogni desiderio di approfondire.
Ma poi, se il copione si ripete, una voce più sottile si insinua:
E se il problema non fossero solo loro?

E se fossimo noi, nel desiderio di essere scelte, a costruire troppo presto una narrazione che non regge?
Se fossimo noi a voler credere che basti l’intesa di una sera per chiamarla possibilità?
E se ci innamorassimo non della persona, ma di quello che ci fa sentire?
Forse, in fondo, non vogliamo davvero sapere perché spariscono.
Vogliamo che restino.
Vogliamo che quella connessione si trasformi in certezza. Che quello sguardo diventi continuità. Che quella sera sia l’inizio, non l’eccezione.
Ma la verità, per quanto scomoda, è che l’intensità non è profondità.
E che non tutto ciò che inizia bene ha il dovere di durare.
Non siamo sbagliate. Ma forse è il modo in cui interpretiamo certi segnali ad aver bisogno di una riscrittura.
Perché una promessa non detta non è una promessa mancata. È solo un’illusione a cui abbiamo deciso di credere.
E la vera domanda non è “perché lui è sparito”.
Ma: perché ho dato così tanto potere a qualcuno che non aveva ancora scelto di restare?
di Giorgia Pellegrini
Foto e video libere da copyright
© RIPRODUZIONE RISERVATA copyright www.ilgiornaledelricordo.it
Ultimi diari
- Perché andare ai Mondiali è oggi paradossalmente più arduo di ieri 15/10/2025 | I ricordi del calcio di una volta di Giovanni Curatola
- Un triplice confine con...falce e martello. Dimenticanza? 07/10/2025 | Viaggi del cuore
- Dove Lituania, Lettonia e Bielorussia si incontrano 05/10/2025 | Viaggi del cuore
- Introversi o estroversi? Non otroversi? 27/09/2025 | Tutto bene? di Laura Leone
- 28 giugno 1940: l'accidentale morte di Italo Balbo 28/06/2025 | La Storia racconta di Giovanni Curatola
- Sardegna non rispettata, Forza Paris! 21/06/2025 | La storia racconta
Notizie in evidenza
- Maria Angela Gelati racconta Il Rumore del Lutto 29/10/2025 | INTERVISTE
- La Legge 104 si rinnova dopo 33 anni 28/10/2025 | CRONACA
- GJ 251 c, la nuova Super-Terra 27/10/2025 | CRONACA
- Il furto al Louvre: arte, tecnologia e web si incontrano 26/10/2025 | OLTRE LA RETE
- Identità digitale per gli animali domestici di Hong Kong 25/10/2025 | CURIOSITA'
- Il Festival dello Spettacolo a Milano 24/10/2025 | FESTIVAL



