GIULIA GUARNACCIA, "NON SI PUO'"

26 agosto 2017

di Giulia Guarnaccia

"Non si può"

“Non si può cancellare una vita. Non si può cancellarne il ricordo. E anche se adesso io non sarò più, sarò con chi amo. E tu, mamma, non piangere perché adesso sono felice. Sono felice dove io sono."

Buenos Aires (Argentina) ai nostri giorni.

Liliana è una giovane e promettente studentessa d'arte, ama ritrarre tutto quello che la circonda, nulla le sfugge, forse perché è minuziosa e precisa pure nel suo modo di essere. Tutto per lei ha un senso, tutto ha un suo valore.

Liliana frequenta la scuola d'arte. Nei suoi 16 anni c'è tutto un mondo: i suoi amici, la sua famiglia, il suo ego innato d'artista che la fa sentire fuori dal normale.

Liliana è una rossa natural, le sue lentiggini su di un viso color latte non le piacciono molto, ma oramai non gli dà peso, ha imparato a coprirle con un trucco leggero. Non ama apparire più grande, è troppo timida per farsi notare.

I suoi grandi occhi verde mare sono da favola: basta un suo sguardo per farti incantare. Le sue labbra carnose e rosse come fragile sembrano un invito a farsi baciare.

Il suo corpo è esile e slanciato, non ha nulla da invidiare alla altre: .in fondo, nel sue metro e settanta di statura si trova bene, non si può certo lamentare.

È una giornata calda, di un giugno che sta per finire. Liliana è stanca di fare avanti e indietro in bus: il caldo non è il suo forte. Meno male che la scuola oggi chiude: la sua voglia di mare è talmente irrefrenabile che, all'uscita da scuola, decide di andare a farsi una nuotata con le amiche. Sono ancora le 10:00 del mattino, ci può stare.

Arrivate in spiaggia, Liliana e le amiche iniziano a fare le matte: l'euforia è tanta per aver concluso l'anno scolastico. Nulla le può turbare! Si svestono velocemente, tra battute spiritose e sorrisetti ammiccanti, hanno visto dei bei tipi sdraiati lì vicino a prendere il sole, vogliono farsi notare...

"Ragazze, scusatemi, ma io voglio solo fare una bella nuotata, non mi va di mettermi a fare la stupida per quatto fusti che non conosciamo nemmeno. Li lascio a voi! Non abbiatevene a male." dice alle amiche Liliana, nel suo due pezzi color turchese,che il suo corpo sinuoso e ben formato fa risaltare.

"Dai Lulù, non fare la guastafeste, vieni con noi: è iniziata l'estate e dobbiamo divertirci!"

Le risponde la sua amica Paula: bionda e sexy nel suo mini bikini azzurro un po’ troppo mini.

Liliana la fissa con sguardo critic, ma in fondo, lei è fatta così: non le piace mettersi in mostra come mercanzia da comprare!

Liliana si allontana, entra in mare.Ll'acqua è leggermente fredda, la fa un po' rabbrividire, ma non demorde, si immerge lasciando fuori solo la testa e inizia a nuotare. Sente un benessere che le attraversa tutto il corpo, si sente fuori dal mondo: è una sensazione stupenda. Lei ama nuotare. Gli schizzi le bagnano un po' il viso, sembra una sirena sinuosa che ha ritrovato il suo mare.

Ad un tratto si sente tirare giù!

Ha dei crampi ai polpacci: ha esagerato col nuoto. Forse doveva andarci piano, in fondo è da parecchio che non andava al mare...

Inizia a tremare, una paura improvvisa l'assale ed inizia a chiedere aiuto alle amiche, ma è troppo lontana dalla riva, le sue amiche, che tra l'altro sono intente a far le cretine con quei tipi in spiaggia, non la possono sentire.

"Ragazze aiutatemi! Per favore, aiutatemi, mi sto sentendo male!" Grida Liliana a squarciagola, ma nessuno la riesce a sentire!

Inizia a perdere l'uso delle gambe, non riesce a muoverle, si sente immobilizzare. Le lacrime agli occhi traboccano, non riesce a non piangere, ha paura di affogare!

Tenta disperatamente di tenersi a galla, ma non ci riesce. Inizia ad andare giù. Grida disperatamente!: “No, Gesù, non voglio morire!"

Perde i sensi.

Quando Liliana riapre gli occhi, le sembra di sognare. Ha un forte mal di pancia, vomita continuamente acqua, ma è ancora viva: lì sulla spiaggia, attorniata dalle amiche e da altra gente che cercano di rassicurarla.

"Lulù cara, tranquilla, il peggio è passato! Ora sei in salvo! Certo hai rischiato grosso, ma sei stata salvata in tempo, certo che ne hai avuto di culo!"

Le dice Paula sorridendo per sdrammatizzare.

Liliana domanda chi l'abbia portata a riva, ma non ottiene risposta.

Allora riformula la domanda: "Ragazze chi mi ha salvata? Lo devo sapere: è importante! Voglio ringraziare chi mi ha salvato! Ditemi dov'è!"

Tutti la guardano in silenzio, non sanno cosa rispondere.

Quel tizio è andato via senza dire una parola, lasciandola sulla spiaggia per poi sparire.

"Non sappiamo chi sia! Un uomo sui 30 anni, alto, moro, ti ha lasciata in terra,e senza spiccicare parola se n'è andato. Non sappiamo nulla, mi spiace cara.", le dice Ursula la sua amica del cuore.

Sono passati una ventina di giorni da quel brutto episodio che l'ha segnata dentro.

Liliana pensa e ripensa al suo salvatore e al perché sia andato via così, senza aspettare nemmeno un suo "grazie..."

Sono le 11:00 di un 16 luglio afoso. Decide di alzarsi dal letto: vuole andare a ritrarre il mare, anche se da quella volta non ci è più tornata. Le si forma un nodo in gola e, come in un flash, rivive tutto!

"Devo farmi forza! Non posso restare chiusa in casa! Il mare non ha colpe, è stato un incidente, solo questo!", pensa tra sé e sé Liliana mentre si avvia per andare a prendere il bus che la porterà al mare...

Prima di uscire, sua madre Lisa le ha fatto la predica: "Lulù non andare sola in spiaggia, sai cosa ti è successo! Chiama una tua amica, non essere testarda!"

"No mamma, questa paura me la devo far passare da sola! E poi tranquilla, vado solo a disegnare, non voglio entrare in acqua. Ancora sinceramente non me la sento: è troppo presto." Le aveva risposto uscendo di casa.

Il bus si ferma. Liliana scende. È arrivata in spiaggia. Si fa forza e avanza col suo passo ancora un po' insicuro. Si siede sulla riva. Chiude gli occhi. Il vento le accarezza il viso e piano piano arriva la calma. L'acquieta.

Prende matita e album da disegno e inizia a disegnare.

Il mare sembra una tavola azzurra: è calmo, le trasmette pace, la fa stare bene.

Ad un tratto vede un uomo moro che nuota come un delfino. Incuriosita lo fissa ancora e inizia a ritrarlo nel suo disegno: in fondo è lì per disegnare, continua a farlo, e anche bene.

L'uomo esce dall'acqua. deve avere sui 30 anni, un tipo alto, dalle spalle larghe, moro. Non riesce a vedere bene il suo viso...Lo scruta ancor di più incuriosita.

Lo sconosciuto alza lo sguardo, si volta verso di lei e avanza con passo calmo, sembra voglia andare da lei.

Ha due occhioni azzurro cielo molto penetranti e lei si sente rapita dal suo sguardo così sensuale.

Ora è lì, davanti a lei. La guarda senza parlare.

Lei si alza e timidamente si presenta: "Ciao, il mio nome è Liliana, anche se tutti mi chiamano Lulù." Dicendo così arrossisce e aspetta che l'uomo le parli.

“Mi chiamo Gabriel, ma già ci conosciamo.” Liliana rimane senza parole: è sicura di non averlo mai visto prima di allora.

"Tu sei la ragazza che ho salvato giorni fa, non puoi ricordarti di me perché ti ho lasciata in terra,e me ne sono andato."

Ora è tutto chiaro: lui è il suo Salvatore, pensa tra sé e sé Liliana, finalmente l'ha ritrovato!

"Allora sei tu!! Sapessi quanto ho desiderato ritrovarti! Volevo ringraziarti, mi hai salvata ed io te ne sarò eternamente grata!"

Liliana è felice di avere davanti a sé il suo Salvatore. Non le sembra ancora vero.

"Non devi ringraziarmi, io lo faccio sempre."

E così dicendole, Gabriel si allontana col suo passo calmo, lasciandola lì, sola, a pensare.

Liliana non sa nulla di quell'uomo, ma quel suo sguardo, i suoi occhi, la sua voce così dolce, non li riesce a dimenticare, anche se ormai è passato più di un mese da quel fortunato incontro.

Ancora adesso il pensiero di Gabriel la turba, le fa palpitare il cuore, ma c'è una cosa che non si spiega, le sue ultime parole: "Io lo faccio sempre."

A cosa si riferiva? Mica poteva salvare ogni giorno gente! Era davvero una frase enigmatica. La faceva pensare.

Siamo ad Agosto, Liliana è con le amiche, è una serata di festa, oggi compie 17anni e vuole divertirsi, ma ancora pensa al suo Gabriel.

Vorrebbe rivederlo, sente di provare per lui un sentimento mai provato che la fa sentire fuori dal mondo. Per questo..rifiuta di conoscere ragazzi, facendosi prendere in giro dalle sue amiche che le ripetono continuamente che non può essere innamorata di uno che si e no ha visto solo due volte, ma lei non può farci niente, continua a sognare.

È l'una di note, Liliana è stanca di ballare. La musica di quella disco all'aperto inizia a darle alla testa, si allontana verso la spiaggia con la speranza di trovare chi porta nel cuore.

È buio, la luce della luna riflessa nel mare le dà una dolce emozione, ne viene rapita, Decide di entrare in acqua anche se sarà un po' fredda vista l'ora tarda.

Si sveste e si immerge. Un leggero brivido la percorre, ma non vuole uscire.

Ad un tratto sente una voce che la chiama: "Lulù, sono dietro di te!"

Si volta di scatto, impaurita, e vede Gabriel davanti a sé che la guarda senza parlare.

"Gab… Gabriel...", inizia a balbettare.

"Gabriel sei tu? Sapevo che ti avrei rivisto! Il mio cuore non si può sbagliare!"

Liliana è emozionata! Ha il cuore che le va a mille! Lui è lì! E lei sente una voglia irrefrenabile: lo vuole baciare!

Le sue labbra si avvicinano a quelle di lui, ma lui si scosta!

Lei non capisce. Lo guarda delusa.

Gabriel le prende una mano..dolcemente. "Non posso baciarti, anche se lo vorrei. A noi non è permesso!"

Liliana non capisce cosa le voglia dire e i suoi occhi si riempiono di lacrime. Sa solo che lo ama e che è con lui che vuole stare!

"Perché, dimmi perché! Io sono una donna e tu un uomo, perché non ci possiamo amare?"

Liliana è triste, lo guarda come se elemosinasse da lui un po' d'amore.

"Lulù, io non sono un uomo qualunque: io sono un angelo e a me non è concesso amare una mortale."

Liliana rimane scioccata da questa verità inaspettata, ma..non vuole perderlo! Sa che non potrebbe amare mai nessun'altro. Sa che è a lui che vuole dare il suo cuore.

"Gabriel, per favore, non lasciarmi senza te! Dimmi cosa devo fare per poterti amare!"

Il suo cuore trema, non vuole perderlo. Sente che non può esistere nessun'altro nel suo cuore.

"Cara, per poter stare insieme dovresti lasciare il mondo, tutto ciò che ami, la tua famiglia, tutto quanto! Ed io non posso chiederti questo! Non mi sembra giusto!", le risponde Gabriel.

Il suo sguardo è triste, anche lui la ama, ma non può chiederle di seguirlo: ciò che lui le chiede equivale a morire."

"Io decido per la mia vita e senza te sarebbe lo stesso come morire! Ti prego portami con te, non lasciarmi sola in questo mondo senza il tuo amore!"

Liliana lo supplica piangendo. Il petto le fa male.

"Amore..non piangere, non ce la faccio a lasciarti nemmeno io!"

Così dicendo, Gabriel, stringe Liliana al suo petto e la bacia.

L'indomani mattina il corpo di Liliana viene trovato sulla spiaggia senza vita, ma sembra sorridere e nessuno ne ha mai capito la ragione..

È morta felice. È andata col suo amore.

Ad una settimana dalla sua morte, a sua madre viene recapitata una lettera senza mittente.

Lei la apre e leggendo le trema il cuore: "Non si può cancellare una vita. Non si può cancellarne il ricordo e anche se adesso io non sarò più, sarò con chi amo e tu, mamma, non piangere perché adesso sono felice. Sono felice, dove io sono."

 

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