SALVIAMO LA COSTITUZIONE

02 ottobre 2016

di Katia Ester Marino

Salviamo la Costituzione perchè il testo della riforma non comporta i vantaggi che il governo pubblicizza. Il prossimo 4 dicembre la cittadinanza è chiamata alle urne per decidere sulla riforma costituzionale proposta da Renzi, Boschi e Verdni: è l’ultima possiilità per salvare la democrazia? Così sembra essere a detta dei sostenitori del No: il testo della riforma introduce diverse novità positive (a detta del premier), tra cui l’abolizione del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, la modifica del quorum per l’elezione del presidente della Repubblica e l’aumento del numero delle firme necessarie per proporre un referendum. Ma gli aventi diritto al voto dovranno pronunciarsi su tutto il testo del decreto attuativo e non solo sulla parte continuamente pubblicizzata dal governo. In particolare:

1) Il bicameralismo in realtà non verrà superato, ma l’iter legislativo rischia di divenire ancora più farraginoso, creando conflitti di competenza fra Camera, Regioni e Senato e introducendo ben 7 procedimenti legislativi differenti;

2) I costi della politica che si dovrebbero ridurre rischiano di essere compensati dall’introduzione di nuove indennità;

3) La sovranità popolare sarà del tutto esautorata, in quanto la legge elettorale “italicum” può trasformare una minoranza in una maggioranza assoluta, limitando ancora di più il potere dei cittadini di eleggere il proprio Parlamento;

4) In ultimo la riforma stessa non è del tutto in linea con la carta costituzionale attuale, in quanto dettata dal Governo e non elaborata dalle Camere e, per di più, da un Governo che non è mai stato eletto dal popolo.

La Costituzione Italiana, seppur stagionata di 70 anni è universalmente riconosciuta la più bella del mondo: salviamola!

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