Elena Lo Casto - Poesie essenziali28/9/2021

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Elena Lo Casto - Poesie essenziali28/9/2021

di Roberto Dall’Acqua

Elena Lo Casto è una poetessa sensibile e delicata. Www.ilGiornaledelRicordo.it l’ha intervistata in occasione della pubblicazione della sua raccolta di poesie "Il corpo che abito".

Elena come nasce il tuo amore per la scrittura? Come hai scoperto questa abilità? 

Non ricordo quando sia nata. In realtà ho poca memoria nella mia esistenza, soprattutto per quella passata (che sia uno strumento di autodifesa o di sbadataggine non me lo sono più chiesta). Oramai so che la scrittura è la modalità preferita con la quale comunico al mondo, la mia  espressione di connesione più autentica e reale con gli altri. Inizialmente scrivevo storie e racconti di avventure di piccoli gruppi di bambini, come me, curiosi dell’ingnoto e di scoperte inenarrabili; la poesia è stata un secondo amore, casuale non cercato, come le cose vere appunto nella Vita, ecome ho detto prima, una modalità successiva di rapporto con la quotidianità. Crescendo è cambiato il mio modo di fare poesia, la forma di scrittura: una volta erano lunghi periodi e versi, mentre adesso è più asciutta ed essenziale, perchè sono in cambiata io.

Come ti rapporti con i social? Li usi?

Ho un amore ambivalente con i social. Ne conosco ed apprezzo gli aspetti positivi e di connessione benefica: ad esempio nel periodo di pandemia piena e vivendo in zona rossa con limitazioni evidenti ed oggettive di spostamento. Contestualmente ne percepisco la pericolosità causa la mancanza di chiara e diretta comprensione di quello che può arrivare a chi? E soprattutto come, per una persona “senza pelle” o quasi come me. Io ho un profilo Instagram (dedicato quasi interamente alla poesia, alla scrittura e ad ogni forma espressiva) che coltivo e curo quotidianamente, dove colloquio con i miei follower, scambio e grazie al quale condivido opinioni ed arte che aggiunga significato alla mia esistenza (e circolarmente per citare il mio primo libro) ed aiuti a leggere ciò che ci circonda da un’altra prospettiva, con un altro punto di vista; in altre parole che sia ricchezza e bellezza, nel senso più vero ed alto del termine. Ne abbiamo così bisogno ogni giorno

Il tuo ricordo, personale o professionale, più emozionante.

Se mi chiedi del mio primo ricordo professionale in questo campo, mi riferisco senz’altro con affetto all’evento dell’otto marzo 2019, in concomitanza della festa delle donne, tenutosi a Concordia in provincia di Modena. Lì si è tenuto il mio battesimo nel mondo della poesia e della letteratura. È stata per me la culla ideale, se ci ripenso adesso. E’ stato infatti un incontro tra la mia poesia, interpretata da voci recitanti, le immagini fotografiche di ragazze che hanno mostrato i loro scatti effettuati sulla scia emotiva scaturita dai miei versi, accompagnate dalla musica di arpi celtiche, sempre suonate da donne. Ecco questo dialogo scaturito dall’insieme di linguaggi differenti mi ha onorato, emozionato ed ha rafforzato in me la consapevolezza che questo sia il nutrimento di cui avevo bisogno per vivere.
 
Alejandro Jodorowski afferma: <<Il tempo asciuga il superfluo e conserva  l’essenziale. Che ne pensi?>>.

Probabilmente con il trascorrere del tempo, e l’assottigliarsi della sabbia nella clessidra che si rovescia, direi che sia inevitabile, almeno per me è così. Penso che ogni esperienza, il passo quotidiano ci porti al giorno,il momento successivo, ma che infine, fermandoci e riposando, si ricordi quello che resta. E ciò che resta è quello che merita di ESSERE qui ed ora: l’essenziale. Mi domando: non siamo poi noi l’essenziale? Ovvero quello che resta??

Cioran, d’altro canto, afferma: <<Quando un cane abbaia a un ombra mille cani ne fanno una realtà>>. Che ne pensi? Esiste nel tuo ambiente questo modo di vedere?

Cioran provocatore e comunicatore diretto. I cani se sentono abbiare un cane, tendono ad abbaiare tutti senza sapere perchè. Mi riallaccio a quanto detto in merito ai social e alla loro duplice ed ambigua valenza: ad esempio qualcuno prende di mira una persona sui social con un futile motivo o  anche senza motivo e viene seguito subito dai suoi consimili; oppure penso ai no vax..

Come vedi il tuo futuro? Obiettivi personali e professionali.

Sento che il mio bisogno di comunicare non è mai sazio. E come cambia la realtà  circostante, muta il mondo ed il nostro modo di vivere, io mi ritrovo pronta a nuove  prove, con nuovi ostacoli da affrontare e delle strade da percorrere. Posso dire che sarò presente al Salone del Libro di Torino, che come sapete che è la più importante e prestigiosa fiera dell’editoria in Italia, grazie alla casa editrice con la quale ho pubblicato questo mio secondo libro. Ho inoltre il desiderio di condividere ed intraprendere nuovi progetti, allargando il mio sguardo sulla fotografia, come ho detto, ho scoperto piacevolmente la potenza comunicativa delle immagini grazie al mio profilo Instagram e potenziare la mia scrittura. Pertanto vi lascio con la curiosità che caratterizza il mio pubblico, da quando ho mostrato Elena in questa nuova veste.  

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