Santa Lucia e il Natale: i ricordi dei bambini 11/12/2018

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Santa Lucia e il Natale: i ricordi dei bambini 11/12/2018

“POLVERE DI MAGIA"

di Sara De Rosa

Si dice sempre che il Natale è la festa dei bimbi, nel senso che attraverso i loro occhi riusciamo a vedere un qualcosa di magico in questa giornata e Festività.

Io in questo, nonostante i miei 39 anni, mi sento ancora bambina, forse più dei miei figli che a volte mi guardano mentre addobbo la casa con uno sguardo quasi incredulo

Ogni anno torno indietro con la mente a quando ero bambina, non vedevo l’ora arrivasse il momento di preparare l’Albero di Natale, addobbare tutta la sala, preparare i segnaposti.

Fine novembre, inizi dicembre, andavamo con la mamma a fare gli ultimi acquisti, i regali per le nonne e per i partecipanti al pranzo di Natale.

La mamma voleva acquistare tutto prima possibile, in modo da essere tranquilla nel caso ci fosse qualche impedimento o contrattempo….

Il pomeriggio designato per la preparazione dei cappelletti emiliani era un momento tutto dedicato alla Donna…..mio padre sconsolato usciva il pomeriggio perché in cucina il caos regnava sovrano…io e mia sorella cercavamo di dare una mano ma eravamo più di impiccio che altro ,mia madre che urlava di darsi una mossa se no ci avremmo messo fino al giorno seguente….preparare i cappelletti sembrava semplice ma ci vuole molta manualità e velocità, soprattutto per grandi quantità…

Quando c’era ancora la mia nonna, li facevamo da lei e noi eravamo veramente un elemento di disturbo e basta…..la nonna era velocissima e nemmeno mamma riusciva ad essere competitiva come lei…..quanto mi manca ancora oggi dopo quasi vent’anni ,la sua voce e le sue urla appena sbagliavamo qualcosa…e noi ridevamo.

Era però così piacevole poi gustarli con il brodo caldo, tutti insieme, il giorno di Natale a pranzo….che ne valeva la pena faticare!

Papà ha sempre brontolato perché non sono mai stati il suo piatto preferito, da bravo uomo del sud predilige pranzi e cene a base di pesce…ma sapendo che era in minoranza la cosa lo frenava un po’nel polemizzare…

Il pomeriggio poi si trascorreva in famiglia, giocando a tombola, a qualche gioco di società, facendo merenda con mandarini, noccioline, pandoro… ogni tanto qualcuno si addormentava davanti al camino, durante una delle pause; fino a sera stavamo insieme, anche solo per bere un the caldo davanti alla tv visto che eravamo tutti sazi dal pranzo……

Prima di tagliare il traguardo di Natale una giornata, anzi una notte, da ricordare è quella che precede l’arrivo di Santa Lucia, il favoloso giorno dell’ arrivo della maggior parte dei nostri Doni…

Almeno un mese prima si cominciava a stilare la lista di quelli che erano i nostri desideri; noi da piccoli desideravamo di più, avevamo obiettivamente meno; oggi come mamma devo dire che, mio errore, mi trovo in difficoltà con i miei bimbi…sono talmente abituati ad avere tutto che si fa fatica a trovare qualcosa che possa fargli provare entusiasmo e desiderio, voglia di avere un qualcosa che non si ha.

Resta in ogni modo impresso  nei miei occhi lo sguardo stupito di quando tutti e tre, ancora in pigiama e mezzi assonnati, si alzano e vedono tutti di doni sotto l’Albero acceso e illuminato; Sul camino tutte le loro pantofole allineate e piene di dolci, un biscottino e un bicchiere di latte per il Povero asinello di Santa Lucia, che ogni tanto trova un po’ di ristoro nelle varie abitazioni…….

In loro rivedo me, quando scendevo piano le scale, che dalle camere da letto conducevano alla sala, sbirciando per vedere se anche quest’anno ero stata brava e mi avesse premiata…. 

Scartare i pacchi infiocchettati e colorati, l’entusiasmo e poi scoprire dai dettagli che si intravedevano dalla carta regalo che era proprio quello che desideravo…una sensazione che solo a scriverla ora restituisce le stesse emozioni.

Anche quest’anno siamo già pronti alla magica nottata, i due grandi hanno già scoperto la veritàsulla reale esistenza di Santa Lucia ma sono tenerissimi nel darmi una mano a rendere magica l’attesa al piccolino di casa che, non sapendo ancora  scrivere, si fa aiutare dai fratellini a preparare la lettera da inviare alla Santa, dopo una accurata scelta dei giocattoli.

Credo di essere bambina quanto loro in questo, ci tengo molto perché è una di quelle immagini di tenerezza, gioia e amore che ho sempre nel mio cuore come figlia e ora vorrei che portassero con me anche i miei figli, da mamma.

Mi piace pensare di essere pervasa da una polvere invisibile di magia che sa di buono, sa di legna che brucia e scoppietta nel camino, di arance e mandarini mangiati proprio scaldandosi, sa di candele profumate per abbellire la tavola.

Portiamo avanti le tradizioni, le piccole cose e i particolari legati a questi avvenimenti perché, al di là di tutto, scaldano il cuore.

 

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