Un giorno ho comprato l'UNIONE, in ricordo di Joe Strummer1952-2002
di Alberto Sanna
<<... quella mattina sono entrato in un bar a bere un caffè, alla fine di
via Scano, all' incrocio con via della Pineta, nel quartiere dove ho sempre
vissuto e dove da ormai più di dieci anni non vivo più. Era inverno, o
meglio quello che noi insulari chiamiamo inverno, giusto un po’ di freddino
ma col sole, che se non ti arrivasse addosso il vento si potrebbe
tranquillamente dire che c'è caldo, di quelle giornate che un tedesco in
maglietta suderebbe da fermo. >>
<<Era Dicembre, credo il 23, c'era un'aria di Natale. Sai quando capiti in
quei posti che conosci da sempre, che sono sempre stati casa tua, e dove
ora, da ormai più di dieci anni, non vivi più? Chiamala emozione, chiamala
nostalgia ... ti viene voglia di fermarti ancora un po’, di rannicchiarti
dentro quelle strade, come se fossero delle coperte. >>
<<Ho comprato il giornale, non è mia abitudine, anche perché di solito la
mattina non mi sposto da Is Mortorius, dove vivo ora, e di edicole a tiro
qui non ce n'è. >>
<<Con il sapore del caffè in bocca mi sono seduto in una panchina di quella
piazzetta triangolare che c'è di fronte al bar tabacchi, a farmi palpare un
po’ dal sole.>>
<<Pagina spettacoli, per me l’Unione comincia da lì. Non guardo la prima
pagina, semmai dopo, per prima cosa prendo tra i polpastrelli della mano
sinistra la maggior parte dei fogli lasciandone due o tre per la mano
destra e apro. Di solito becco lo sport e risalgo all’indietro fino allo
spettacolo. Gesti automatici, che si possono fare anche pensando ad altro,
o come in quel caso, senza pensare a nulla.>>
<<Ecco: “Spettacoli & Società “, arrivato!>>
<<I miei occhi mettono gradatamente a fuoco, il mio cervello ancora no. È
una sagoma familiare, eppure sento come un senso di anomalia, di fuori
luogo: cosa ci fa Joe Strummer sull’Unione Sarda? …non ne avevo mai visto
traccia neanche negli anni '80!>>
<<Il titolo diceva qualcosa tipo:- se n'è andato un membro della famiglia
reale del punk inglese.>>
<<Sono rimasto sospeso per un tempo, come in stand by, poi ho sentito
qualcosa sciogliersi in gola, ho ingoiato la saliva e mi sono sentito
bagnare il viso dal caldo delle lacrime, in un misto di rabbia, stupore e
commozione.>>
<<La prima sensazione nitida era quella che fosse morto un amico, eppure
fino a poco prima **mi ero quasi dimenticato di lui e di tutte quelle cose
che aveva fatto succedere venticinque anni prima ... e mi ero quasi
dimenticato di me, e di quante volte avevo ascoltato le sue canzoni, e di
quante volte le avevo cantate, fino a sentirle anche mie.>>
<<È stato così che dopo vent’anni ho sentito forte il bisogno di
ricollegarmi alla musica dei Clash, alle parole di Joe e a me stesso!>>
<<Ecco perché quando Gabriele mi ha telefonato per parlarmi di quella sua
idea di mettere su una band per suonare i Clash, non ho detto “si”, ho
detto “grazie!”.>>
Joe Strummer, Ankara 21 Agosto 1952 – Broomfield 22 Dicembre 2002
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