di Paolo Brundu
Il 4 novembre, giorno dedicato alle Forze Armate, anche Orani ha voluto commemorare i suoi figli caduti nella Prima Guerra Mondiale. Giovani uomini, umili contadini e pastori che furono strappati alle loro famiglie, alle loro terre, alla loro vita di paese, fatta di sacrifici, di duro lavoro quotidiano e di lotta per la sopravvivenza. Furono chiamati a combattere al fronte, a centinaia di chilometri da dove erano nati e vissuti, una sanguinosa e crudele guerra che li catapultò in un vortice inimmaginabile di violenze. Chi riuscì a sopravvivere, ritornò a casa, se non mutilato nelle membra, di certo sanguinante nell'anima e nello spirito. Molti non tornarono più, e tante famiglie dovettero piangere un marito, un figlio, un padre, un fratello. Finita la guerra, alla comunità non rimase altro da fare se non contare i propri figli scomparsi, a piangerli, a coltivarne il ricordo, che, purtroppo, nel tempo rischia di affievolirsi, soprattutto, tra quelle generazioni che non hanno vissuto il conflitto e alle quali appare cosa ormai lontana. É anche per tale ragione che l'Amministrazione Comunale oranese ha organizzato questa manifestazione. Si è iniziato con la funzione religiosa in cimitero, a conclusione della quale il Sindaco, in presenza dei fedeli, nonché delle autorità civili e militari, dopo un breve discorso di apertura, ha deposto una corona commemorativa nel Parco delle Rimembranze. Successivamente, il corteo si è trasferito nella Chiesa di Santa Croce, dove è stata inaugurata una mostra-ricordo dei 55 militari oranesi che hanno perso la vita. Nei pannelli espositivi, suddivisi per rioni di nascita, c'erano le foto dei soldati, accompagnate da una loro breve biografia. Tutto ciò è stato reso possibile grazie ad un continuo, minuzioso e, di certo, non facile lavoro di ricerca che, visto il successo conseguito, ha però dato ottimi risultati. In un secondo momento, è stata scoperta la lapide, con incisi i nomi dei giovani soldati oranesi che si trova proprio all’ingresso del Municipio, dinanzi alla quale, i militari hanno deposto la corona di alloro. Immediatamente dopo, all’interno dell'Aula Consiliare è stata allestita una mostra di libri, dvd e riviste sempre riguardanti la Grande Guerra, seguita dalla proiezione di un documentario. La mostra è rimasta aperta al pubblico venerdì, sabato e si è conclusa domenica alle 19:00 nella Chiesa dedicata a San Giovanni Battista, con la consegna ai parenti dei caduti, da parte del Sindaco, di una pergamena in onore dei loro giovani congiunti, caduti nel conflitto. A questa è seguito il concerto del Coro Monte Gonare che ha intonato i “Gosos”, canti devozionali che le mogli e le madri dei soldati dedicavano alla Madonna di Gonare per implorare la fine della guerra e la salvezza dei propri congiunti.
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