SAPANTA IL CIMITERO CHE RIDE

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SAPANTA IL CIMITERO CHE RIDE

di Giovanni Schiavo

Oggi vorrei parlarvi di un luogo lontano da noi ma che a noi ideatori del sito è molto vicino. In Romania - nella regione che ha dato i natali a Dracula la Transilvania nel distretto di Maramures, nel minuscolo paesino di Sapanta - in un posto lontano dagli stereotipati paesaggi del conte Vlad fatti di nebbie e oscurità ma invece con il verde dei prati e l'azzurro del cielo accesi e brillanti si trova il cimitiruli vesel, il cimitero allegro. A idearlo, inconsapevolmente, fu uno scultore-intagliatore del legno locale, Stan Ioan Patras il quale, incaricato dai committenti di costruire le croci da apporre sulle tombe, incominciò a introdurre elementi decorative che le differenziavano dalle altre. All'inizio le dipinse di blu intenso per proteggerle dall'azione degli agenti atmosferici, poi le arricchì di motivi geometrici o floreali realizzati in colori vivaci come i tessuti dei costumi tradizionali locali. I committenti, però, chiedevano di più e così Patras incominciò a scolpire i volti dei defunti, le rappresentazioni realistiche della morte stessa alla maniera degli ex voto dove però si parla di una morte scampata. Nel cimitero allegro ci si può imbattere nella lapide di un morto che in un incidente d'auto sia rappresentato nell'atto stesso di essere investito oppure rappresentato affaccendato nel suo lavoro che tanto amava. A Sapanta non solo le immagini ricordano in maniera inconsueta il defunto ma anche le epigrafi ci svelano molti dettagli della sua vita. Non solo il nome, il cognome e due date ma anche il soprannome, qualche evento memorabile, una rima per ricordarlo più facilmente. Il tutto in prima persona singolare, come se il defunto dialogasse direttamente con il visitatore, cercando di trasmettere “qualcosa” che non lo faccia dimenticare e in parte rivivere nei ricordi dei vivi. Anche i difetti vengono ricordati in maniera canzonatoria non come vanto ma come memoria e monito ai vivi. Patras - che ha avviato la costruzione di questa “Spoon River “ transilvana dove egli riposa serenamente soddisfatto del lavoro svolto - sulla sua lapide ha inciso: creatorul cimitiruli vesel (creatore del cimitero allegro). Eccola, la verità, narrata in modo semplice, naif, poco solenne e sicuramente personale. Da morti diventiamo, per incanto, tutti buoni, stimati, padri e mariti modello ma non è la verità. Tutti abbiamo difetti e metterli in luce, con umorismo bonario, stimola senz'altro la curiosità, forse dà allegria. Anche noi - con la creazione di questo sito - siamo partiti con questo intento; consapevoli della visione diametralmente opposta che la società “ moderna” ha della morte e del commemorazione dei defunti. A Sapanta ci si racconta e si diventa protagonisti di una storia collettiva anche dopo la vita terrena.

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