CORVI PER RACCOGLIERE I MOZZICONI, GENIALE?
16 ottobre 2017
di Carolina Polo
Dai 5 ai 12 anni, è questo il tempo che un mozzicone di sigaretta impiega per decomporsi. Dai Paesi Bassi arriva una nuova invenzione ideata per ripulire le città dai mozziconi di sigaretta. La startup Crowbar infatti, sta studiando una macchina altamente tecnologica che potrà insegnare agli uccelli a raccogliere i mocci di sigaretta che riempiono, sporcando, strade e marciapiedi. A seguito del concorso "Dutch Accenture Innovation Awards", molte sono state le soluzioni a questi fastidiosi e proliferanti scarti umani. Dalla sepoltura sotto l'asfalto a veri e propri corsi educativi per corvi. Pare strano, quasi comico, ma è tutto (tragicamente) vero. La startup olandese infatti, ha dichiarato, che grazie alla loro invenzione: <<Una macchina intelligente addestrerà i corvi a raccogliere mozziconi di sigaretta dalla strada>>. Ruben van der Vleuten e Bob Spikman, i fantasiosi ricercatori, raccontano di aver compiuto numerosi esperimenti sulle tecniche migliori e i mezzi più idonei per questo compito. Inizialmente erano stati i robot ad esser presi in esame, ma molto rigidi e strutturati, non erano in grado di effettuare decisioni se non attraverso impostazioni programmate.
Sono stati quindi, come spesso accade per gli esperimenti di laboratorio, utilizzati gli animali. Prima i piccioni, poi i corvi, definiti più intelligenti , ma allo stesso tempo amanti delle caotiche città. Il Crowbar, nominato come la startup stessa, è un macchinario con la funzione di insegnare, attraverso prove ed errori, ai corvi come raccogliere la sporcizia in strada. In cambio di cibo infatti, il corvo riempie un contenitore; più mozziconi, più cibo. "L'invenzione" parrebbe essere economica e poco invasiva <<è una soluzione efficace e un modo sorprendentemente facile per rendere le nostre strade più pulite>>. L'idea sembra molto ingegnosa, viene però da pensare quale sia realmente l'insegnamento che questo strumento potrà apportare alla nostra società. Come sempre l'agire umano si muove sulla rotta del rimedio piuttosto che della prevenzione. Non sarebbe un'azione molto più sensata EVITARE che un degrado simile, che ogni giorno ci circonda, mentre passeggiamo sui marciapiedi delle nostre città, si diffonda? Se ognuno raccogliesse il proprio scarto invece che gettarlo incivilmete a terra? Certamente questo tipo di provvedimenti sarebbe superfluo, senza contare l'immissione in ambiente urbano di stormi di corvi liberi di proliferare e intaccare l'equilibrio degli habitat. Come sempre l'uomo agisce senza considerare cosa mette a repentaglio pur di ottenere un benessere personale. Pensiamo a quanti scarti vengono immessi in natura per la pigrizia umana: feci di animali, mozziconi di sigarette, plastica di merendine, bottigliette, scontrini, bottiglie di vetro. Tutta questa spazzatura sarebbe facilmente riciclabile se il menefreghismo umano non prendesse il sopravvento. In fondo basterebbe davvero poco per essere più accorti, civili ed educati. Arrivare a dover sfruttare animali per rimediare alla maleducazione e mancanza di rispetto per l'altro, tramette un segno di arretratezza, non certo innovazione.
Qualche numero, per ricordare e ricordarsi, quanto uno scarto impiega per decomporsi in natura:
carta igienica: 1 mese
torsolo di mela: 1 mese
fazzoletto di carta: 3 mesi
cerino: 6 mesi
giornale quotidiano: 12 mesi
chewing gum: 5 anni
olio del motore: 10 anni
lattina in alluminio: 100 anni
ruota di gomma macchina: 100 anni
pila al mercurio: 200 anni
sacchetto di plastica non biodegradabile: 450 anni
cartuccia di inchiostro di stampante: 1.000 anni
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