Fabrizio Frizzi, uomo gentile

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Fabrizio Frizzi, uomo gentile

di Raffaella Bonora Iannece 

"[...]Sei l'uomo migliore che abbia mai conosciuto in questo mondo di squali [...]".
- Manila Nazzaro

"Quanto dolore. Sono bravo seguo le cure e ce la farò?. Così mi ha detto giorni fa. Prego piangendo una persona perbene, un amico".
- Raffaella Carrà

"Non l'ho mai sentito parlar male di nessuno. E non ho mai sentito nessuno parlar male di lui. Gentilezza e correttezza dietro a una risata contagiosa. Un signore in un mondo troppo competitivo impossibile non volergli bene. Che dolore".
Enrico Ruggeri

"Era e sarà sempre il mio fratellone. Molti giornalisti che mi chiedono di ricordarlo, chiedo scusa ma non ce la faccio a parlare. Lo farò quando riuscirò a metabolizzare questo immenso dolore. Il mio pensiero va a Carlotta a Stella, a Claudio".
- Milly Carlucci.

No, questa volta purtroppo non è una fake news. Si è spento stanotte, a Roma, nell'ospedale Sant'Andrea, il volto gentile della televisione italiana: Fabrizio Frizzi. Aveva soli 60 anni lascia una moglia e un figlia, la piccola Stella. La causa? Un'emorragia cerebrale. Dopo il malore del 23 ottobre 2017, durante la registrazione di una puntata de "L'Eredità", Fabrizio aveva continuato a combattere come un leone, voleva vivere, voleva veder crescere sua figlia, ma purtroppo un male oscuro, più forte di tutti noi, lo ha strappato dall'affetto dei suoi cari, e di tutti i suoi fans, troppo presto. "Non è ancora finita" aveva detto ad un'intervista, parlando della malattia "se guarirò, racconterò tutto nei dettagli perchè diventerò testimone della ricerca. Ora è la ricerca che mi sta aiutando". Lui, che tanto aveva fatto in merito, non solo come conduttore e padrone di casa delle serate Telethon, per la raccolta fondi, ma anche per la piccola Valeria, la bambina alla quale aveva donato il suo midollo osseo, la bambina che corse ad abbracciarlo durante una partita del cuore, la piccola che lui chiamava "sorella di sangue" e che tanto lo aveva fatto emozionare con uno struggente e significativo video messaggio, un inno alla vita. Inutile sottolineare la sua importanza televisiva, il secondo conduttore ad aver presentato più programmi, dopo Pippo Baudo. I fatti vostri, Scommetticsmo che...?, Per tutta la vita, Cominciamo bene, I soliti Ignoti, L'Eredità... era l'uomo di Viale Mazzini, spesso chiamato per recuperare i programmi che boccheggiavano e che, grazie alla sua verve, ritornavano a brillare. Si dedica al mondo dello spettacolo dopo un diploma al liceo classico e quattro esami alla facoltà di Giurisprudenza, suo modello è stato sempre il grande Corrado, fin dal suo esordio: dalla radio alla tv per ragazzi. Era il lontano 1981 e il figlio di Fulvio, noto distributore cinematografico, direttore commerciale dell'Euro International Film e, poi, della Cineriz, conduce "Il Barattolo": fu il suo debutto. L'anno dopo diventa il pupillo di Enza Sampò, con la quale presenta "Tandem". Galeotta fu la trasmissione, lì conobbe quella che fu la sua compagna per quindici anni: Rita Dalla Chiesa. Il suo primo grande amore, se si esclude la relazione del 1977 con la figlia di Catherine Spaak, Sabrina. Fu il suo trampolino di lancio per trasmissioni più importanti fino ad approdare alla prima serata. Conduttore numero uno di "Miss Italia", con ben 18 edizioni batte ogni record e scocca anche la scintilla dell'amore. Brilla, fra tutte le miss, Carlotta Mantovan, oggi giornalista, sua compagna e poi moglie dal 2014, insieme hanno dato alla luce Stella, nata nel 2013. Uomo straordinario, umano, gentile, eccezionale, umile, alla mano, su twitter piovono complimenti e lacrime, tutti i suoi colleghi e amici lo ricordano come una delle persone più buone mai conosciute. Così ben voluto che figura, addirittura, nel numero 2778 del 18 febbraio 2009 sul settimanale "Topolino - I bassotti e gli insoliti ignoti" dove i furfanti partecipano al quiz condotto da "Paprizio Sfrizzi".
Nel 1995 presta la voce a Woody, lo sceriffo giocattolo del celebre cartone Disney Pixar "Toy Story" ed entra così, in punta di piedi, come diceva sempre lui, nelle case degli italiani anche per i più piccini.
Una costumista Rai, per sottolineare il suo buon cuore, racconta di quella volta in cui, a causa della fretta che accompagna sempre questo mestiere, la salutò freddamente. Subito dopo Fabrizio telefonò la costumista per scusarsi. Livia Azzaniti, collega e amica, afferma che in trent'anni di amicizia non ha mai dimenticato il suo compleanno. Sono questi quei piccoli aneddoti che ci fanno capire che persona straordinaria fosse Fabrizio, oltre che grande professionista. Si è sempre messo in gioco, con quella sua risata cristallina e contagiosa e la voglia di divertirsi. Lo abbiamo visto a "Ballando con le stelle", nel film di Vanzina "Buona Giornata" (dove interpretava sè stesso) e nello show "Tale e Quale" del suo amico Carlo Conti, il collega con il quale si è diviso la poltrona de "L'Eredità". E proprio di Tale e Quale ricordiamo l'interpretazione di un personaggio così lontano da Fabrizio, Piero Pelù. All'epoca un giovane blogger di 22 anni, Mario Manca, sottolineò in un suo articolo proprio questo, come fosse straordinario vedere un uomo così impeccabile cantare con la lingua da fuori e l'eye liner. Inaspettatamente il noto conduttore rispose, complimentandosi con Mario e facendogli un grande in bocca al lupo per il futuro. Anche questo era Fabrizio. Un uomo semplice, gentile, che era riuscito a non farsi inquinare dal difficile mondo al quale apparteneva. Addirittura quando l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo nominò commendatore, nel 2015, non si fece pubblicità. “Non l’ho detto a nessuno perché sono una persona schiva e non sento il bisogno di dare visibilità a queste cose. Conoscevo Napolitano perché sotto la sua presidenza ho condotto nove volte la cerimonia ufficiale per l’inizio dell’anno scolastico. Fuori dal protocollo istituzionale è sempre stato cordiale e affettuoso, ma sia chiaro, proprio non mi aspettavo d’essere nominato commendatore”, spiegò con la modestia che lo ha sempre contraddistinto.
Nell'arco della sua lunga carriera ha vinto numerosi premi, l'Oscar della televisione, due telegatto, otto Premi Regia Televisiva. Purtroppo, però, non ha vinto la battaglia più ardua della sua vita. Con Fabrizio non muore solo un grande uomo, muore un pezzo della televisione italiana, il pezzo più brillante, più allegro, più genuino.
E infine, quali parole sono più indicate, se non quelle del cordoglio della Rai, formata da tutte le persone che lo hanno visto crescere, che gli sono state accanto, che hanno imparato da lui in tutto questo tempo.
«Con Fabrizio se ne va un pezzo di noi, della nostra storia, del nostro quotidiano. Non scompare solo un grande artista e uomo di spettacolo, con Fabrizio se ne va un caro amico, una persona che ci ha insegnato l’amore per il lavoro e per l’essere squadra, sempre attento e rispettoso verso il pubblico . Se ne va l’uomo dei sorrisi e degli abbracci per tutti. L’interprete straordinario del coraggio e della voglia di vivere. È impossibile in questo momento esprimere tutto quello che la scomparsa di Fabrizio suscita in ognuno di noi. Così la Rai tutta, con la presidente Monica Maggioni e il direttore generale Mario Orfeo, può solo stringersi attorno a Carlotta e alla sua famiglia in questo momento di
dolore».
Addio Fabrizio, sempre "verso l'infinito e oltre".

 

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