STORIA DI UNA TRADIZIONE: LA FESTA DI SAN FRANCESCO SAVERIO

10 dicembre 2016

 

Testo e foto di Paolo Brundu

Il 3 dicembre (e anche nel mese di giugno) si è celebrata a Orani la festa di San Francesco Saverio, nella chiesa campestre, situata sulla collina dedicata al Santo. Egli nacque a Javier, in Navarra, provincia della Spagna. Fu un giovane ricco, benestante e molto ambizioso: ciò gli consentì di lasciare la Spagna per andare a studiare a Parigi, nella rinomata università della Sorbona dove, dopo un triennio di studi, divenne maestro. Lì, incontrò il religioso Ignazio di Loyola. Questi notò subito in Francesco un temperamento ardente e combattivo, perciò decise di conquistarlo.
All'inizio i loro rapporti non furono buoni: Francesco, infatti, era solito deriderlo per il suo modo di vestire e perché, essendo lui ricco, lo considerava un uomo di scarso valore. Ignazio non si lasciò scoraggiare da tale condotta, anzi, insistette sino a quando non lo portò a convertirsi. Ciò che attirò fortemente il cuore di Francesco fu la frase del Vangelo: “A che serve all'uomo conquistare il mondo intero se perde la sua anima?”. Nel 1534 Ignazio di Loyola, assieme a Francesco Saverio e a Pierre Favre, gesuita francese, fondarono la Compagnia di Gesù. L’appartenenza a tale Compagnia era subordinata ai voti di povertà, castità, obbedienza e al pellegrinaggio in Terrasanta. Nel 1537, a Roma, Francesco fu ordinato sacerdote e, nel 1541, partì per le Indie. Grazie al suo grande zelo e alla forza dello Spirito Santo, in pochi anni di missione riuscì ad evangelizzare gran parte dell'Estremo Oriente. Molti fedeli hanno testimoniato che, mentre lui predicava nella sua lingua, tutti coloro che lo ascoltavano, anche se di lingua diversa, riuscivano a comprenderlo. Si recò in tutti i villaggi insegnando il “Padre Nostro”, “l'Ave Maria”, il “Credo” e i Dieci Comandamenti. Compì già in vita numerosissimi miracoli. Si dice che, per dissetare un equipaggio di 500 uomini, trasformò l'acqua del mare in acqua dolce, e la stessa acqua servì, poi, per guarire moltissimi infermi. Arrivò fino in Giappone, ma la sua aspirazione era evangelizzare la Cina. Non vi giunse mai, infatti, messosi in viaggio, nel tragitto dalla Malacca all'Isola di Sancian si ammalò gravemente e morì il due dicembre 1552, a soli 46 anni. La celebrazione di questa festa è particolare, infatti, prima della funzione si svolge la vestizione della statua del Santo con gli abiti sacerdotali, e successivamente, con la statua portata in spalla da alcuni fedeli, si compiono tre giri (in nome della Santissima Trinità) attorno alla chiesa, intonando il canto dei “Gosos”. C’è una curiosità legata alla vestizione, infatti, tradizione vuole che chi veste il santo si sposi o abbia un figlio entro l'anno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA copyright www.ilgiornaledelricordo.it

 

News » RICORRENZE - Sede: Nazionale | sabato 10 dicembre 2016