IRA FRONTEN, RECITARE PER ESSERE MIGLIORI

02 febbraio 2017

di Roberto Dall'Acqua

- Ira Fronten come hai iniziato la tua carriera di attrice e presentatrice? <<La mia carriera di attrice e presentatrice è iniziata dopo aver scoperto una compagnia teatrale nella mia città; loro con la scusa di trovare fondi per la scuola hanno organizzato una sfilata di moda a cui mi sono presentata. Nelle prove per la sfilata loro ci insegnavano alcuni esercizi teatrali e ne sono rimasta affascinata di quel mondo. Invece la presentazione è nata il giorno in cui il canale canadese di musica Much Music era alla ricerca di una nuova ed originale VJ. Poi è arrivato il  canale argentino elgourmet.com, attualmente conosciuto semplicemente come el gourmet, con una proposta per presentare un programa dedicato al mondo dei sigari, e così, mi sono affermata come presentatrice per un target di pubblico più adulto e internazionale>>.

- Quanto ti arricchisce - professionalmente e umanamente - recitare? <<Professionalmente mi arricchisce molto perché ogni personaggio rappresenta un upgrade nella mia carriera. Personalmente divento una persona migliore perché calarsi nella pelle di un nuovo ruolo ti fa imparare e conoscere aspetti della vita e la personalità di altre persone che se non fosse per la interpretazione e lo studio di un nuovo personaggio forse non ne verrei a conoscenza o non ne avrei la sensibilità di capire meglio gli atteggiamenti altrui>>.

- Se dovessi presentarti a chi non ti conosce cosa diresti di te? Sei originaria del Venezuela? <<Direi ciao sono Irma Medina Fronten, il mio nome d'arte è Ira Fronten, originaria dal Venezuela, sono una donna determinata e profondamente innamorata della vita. Ah ed ho un sacco di amici che mi vogliono tanto bene>>.

- Com'è nato il tuo vero nome Irma Noemi Medina? Ira è il nome d'arte che hai scelto ma sai che, in italiano, significa persona che si arrabbia? Com'è il tuo carattere?  <<Il nome d'arte Ira me l'ha messo un produttore di moda di nazionalità argentina. Lui non gradiva il mio nome Irma perché diceva che era un nome troppo vecchio. Io volevo avere un nome che sia facile da ricordare, e Ira che è Irma senza la M mi è piaciuto. Ira significa rabbia in diverse lingue ma per me è solo una aspetto d'un nome che per me rappresenta un suono che identifica anche la mia voglia di sconfiggere la paura, le ingiustizie, la mancanza di volontà e l'ipocrisia. Conosco molta gente che mi ha invitato a cambiare il mio nome perché troppo aggressivo, ma loro che non hanno questo nome sono più aggressivi di me, e non fanno della loro vita quotidiana un inno all'amore come d'altronde faccio Io. E per questo me lo tengo; è un modo di ricordare che nella vita si cresce nel giusto equilibrio tra il bene e il male>>.

- Quale spettacolo ricordi maggiormente? Che emozioni? <<Ricordo spesso il primo concerto rock che ho visto, era del cantante Argentino Fito Paez e la canzone che mi ha lasciato con il fatto sospeso, si chiama "11 e 6"; racconta l'storia di due bimbi che vendevano fiori in un cimitero, un giorno si sono incontrati davnti ad un bar e si sono innamorati. E' una delle storie d'amore più belle mai raccontate in una canzone>>.

- Quanto è complicato e faticoso essere donna oggi nel terzo millennio e nella società dei social media? <<E' complicato perche le donne si sono scordate cosa significa essere una DONNA; madre, figlia, sorella, compagna, amica e collega cioè DEA della natura. trascuriamo spesso le nostre doti, la nostra saggezza e i nostri compiti biologici e spirituali, occupandoci più nella nostra guerra contro gli uomini invece di prendere conoscenza ed educare meglio i nostri figli, soprattuto i maschi nel confronto delle altre donne. La difficoltà di essere donna per me è radicata nella diversità di educazione tra il maschio e la femmina; la donna si lamenta dell'atteggiamento maschile ma alleva figli maschi di pessimo livello in molti casi>>.

- www.ilgiornaledelricordo.it si occupa di memorie, di storia. Qual è un bel ricordo (anche non professionale) di Ira? <<Dedico una mia memoria ad un signore che incontrato quando ero piccola forse avevo 13 anni, lui era un guaritore, aiutava le persone in difficoltà, faceva guarire collocando le sue mani sulla spalla dei suoi pazienti. Lui il giorno che l'ho incontrato mi ha detto che ero un essere umano pieno di luce. E così mi piace ricordarlo, perché quella frase mi ha accompagnato sempre ancora oggi sono alla ricerca di capire cosa intendeva dirmi>>.

- Che importanza ha per te il ricordo storico? Ricordare alle nuove generazioni avvenimenti, episodi e persone che - magari vissute in tempi lontani - hanno rappresentato una traccia per il futuro? <<Avrebbe una grande importanza ricordarli con sincerità, ma purtroppo la storia è troppo romanzata e favorisce alcuni personaggi più di altri. Qualche mese fa sono venuta a conoscenza di un diario di uno spagnolo che nel 1809, descriveva le battaglie e incursioni militari di Simon Bolivar, dipingendo il nostro eroe nazionale come un codardo ed un pessimo comandate di truppa arrivando al punto di abbandonare i suoi uomini sul campo di battaglia alla loro sorte in più di una occasione. La descrizione e la situazione politica che traspare da quel manoscritto, salvando le distanze e il contesto attuale, sono molto simili a quelle che vive il mio paese attualmente, espropriazioni, saccheggi, mancanza di una buona politica e redistribuzione equa della ricchezza, in mezzo una vivace incitazione alla violenza tra venezuelani che difendono ideali che sono solo ideali e non idee concrete. E' importante conoscere la storia ma non scordarsi che il futuro ne risente qualora dal passato non si impara nulla>>.

- Progetti, appunto, per il futuro di  Ira Fronten? <<Per adesso ho due film da realizzare nel 2017, una serie che uscirà in onda lunedì prossimo in Argentina, in cui faccio una partecipazione speciale, e una serie tv italiana che andrà in onda dopo l'estate. Vorrei tantissimo che i grandi registi italiani mi conoscessero e mi affidassero dei ruoli importanti come quello che sto per fare, in una nella prossima serie Rai, dove sarò una dottoressa. Sara un ruolo bellissimo e sono convinta che agli italiani piacerà, sarà una dottoressa molto simpatica>>.

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