SALVATORE MELA: MALINCONICA ALLEGRIA

31 dicembre 2017

di Ena Villani

Nel 1989 insieme ad altri pittori, partecipai ad una mostra-soggiorno organizzata dall'Italart di Lodi in Sardegna, a Castelsardo, nel Sassarese. Il villaggio turistico "Pedraladda" era ridente e piacevole.Di giorno,mare o piscina, la sera, la classica animazione vacanziera. Un altoparlante diffondeva musica da ballo, argutamente commentata dal Dj Salvatore Mela. Era solo una voce, poi si materializzò:un giovane un pò claudicante, molto vivace e comunicativo, per niente timido malgrado i suoi limiti fisici, aveva anche qualche problema nel parlare, ma si capiva; si esibiva in alcune scenette create da lui: la maliziosa lezione di tennis alla turista, un viaggio sobbalzante e agitato in un pullmann, insieme ad altre persone, condito di strani rumori..fisici e proteste degli altri viaggiatori. Era molto divertente e fantasioso. Facemmo amicizia e lo ritrassi anche in un schizzo rapido. Aveva un bel volto maschio, capelli neri e ricci, i baffetti. Entrammo in confidenza e mi raccontò che era stato sposato, ma il matrimonio era finito presto, non so perchè..e lui viveva solo con i suoi gatti, in una simpatica casetta non lontana dal villaggio. Gli facemmo visita io e Marika, una mia amica e collega polacca e lui volle cucinare un pollo-mi pare alla diavola -, un ottimo pranzetto, condito da buon vino.Venne in seguito anche a trovarci a Napoli, gliela mostrammo portandolo un po' in giro per la città. Ci aveva già parlato della sua mitica amicizia con una piccola volpe maschio che lui chiamava Arturo..era riuscito ad ammaestrare il bell'animale selvaggio, lasciando sempre, anche di notte, una finestra aperta. Arturo veniva a mangiare il cibo che lui gli lasciava sulla tavola..lo fotografò più volte durante la sua crescita..la volpe andava d'accordo con la gatta di casa e i suoi gattini bianchi. Questo era il mondo: Salvatore, solo ma con intorno i suoi piccoli e fedeli amici. Ne aveva anche molti umani e tutti gli volevano bene, era un personaggio popolare a Castelsardo.. possedeva anche una bella auto d'epoca che noleggiava per i matrimoni. Nel 1999 tornammo in Sardegna per una mostra personale ad Alghero mia ed dell'amico pittore Luigi Pantaleo, alla Torre Sulis..Io e Marika fummo ospiti della famiglia di Luigi ,una magnifica accoglienza. La mostra andò bene, si concluse e, previo accordo con Salvatore Mela, avremmo continuato la nosta visita in Sardegna per qualche giorno ancora da lui, a Castelsardo. Ritrovammo la sua casetta, la gatta e i gattini e passammo una notte insonne nel tentativo disperato di riuscire a vedere la volpe durante una sua visita notturna. Forse era lui, Arturo, quando nel quasi buio intravedemmo una piccola forma viva muoversi e sparire, velocissima.. poi più niente. Salvatore volle offrirci una fortissima acquavite locale"vil'e verru"(fil di ferro)e regalarci 2 forme di formaggio "Dolce-sardo".Aveva una vera collezione di alcolici e purtroppo beveva molto..forse fu questo che anni dopo rovinò la sua salute, fino a togliergli la vita..Ci salutammo nella speranza di rivederci e tornammo a Napoli. Lo sentii qualche volta per telefono, disse che si era sistemato i denti con un bel sorriso, gli dissi "mandami una tua foto recente!". Dopo vari anni trascorsi mi telefonò una sua sorella dicendomi che Salvatore non c'era più..Lo ricordiamo sempre con affetto.. ora forse è perfetto e felice sul "ponte dell'arcobaleno", insieme ai suoi amati inseparabili "piccolini"..e diverte i santi con i suoi sketches un pò demenziali, uomo tenero e profondamente umano.

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News » Il racconto della Domenica - Sede: Nazionale | domenica 31 dicembre 2017