Gino Nebiolo, giornalista sopraffino1924-2017

Memoria per Gino Nebiolo, giornalista sopraffino

Aggiungi il tuo ricordo al diario

Gino Nebiolo, giornalista sopraffino1924-2017

di Roberto Dall'Acqua

Gino Nebiolo - giornalista e corrispondente Rai - è morto il 5 gennaio. David Nebiolo, il figlio, ha pubblicato un toccante ricordo su Facebook che ripubblichiamo.

Oggi ho perso mio padre. Aveva 92 anni, quindi non mi posso lamentare. E' stato un papà fantastico (anche se come sanno le persone che mi conoscono lo chiamavo Gino), pieno di tutti i colori del mondo. E' di là, nella sua camera, e ogni tanto vado a trovarlo. Mia madre ed io abbiamo ricevuto mille telefonate, amici quotidiani e amici più lontani che hanno voluto manifestarci il loro affetto. Voglio un gran bene a ciascuno di voi, ve ne vuole tanto anche il mio anziano papà. Grazie agli amici di sempre, ai miei affetti di sempre e ai colleghi di Agcom, che mi conoscono da poco ma che sono stati straordinari. Tra i tanti che lo hanno ricordato, c'è qualcuno che se ne è dimenticato. Dal 1967 Gino ha lavorato per il Tg1, è stato il corrispondente per quella testata da Madrid, Pechino, Cairo, Parigi e non ricordo più dove. Talvolta mi portava con lui. Ha perso parte dell'udito a Beirut, mentre era li per il Tg - partiva dal Cairo per Larnaka, poi si imbarcava per il Libano a tarda notte - hanno cercato di rapirlo, gli hanno sparato. E' stato ovunque e ha fatto onorevolmente il suo lavoro. Ringrazio il Tg2, RadioRaio e tutte le redazioni per cui non ha mai lavorato per averlo voluto ricordare, non ho avuto modo di vederle e ascoltarle tutte, ma lo farò. Il Tg1 non ha speso una parola per lui in tutta la giornata. Una vergogna che da il senso del tempo orribile in cui viviamo. Però sono stato tacciato di mancare di buona educazione dal direttore del Tg1 (ho solo fatto notare, civilmente, che mi sarei aspettato un ricordo dalla testata che lui dirige e per la quale mio padre ha lavorato 35 anni, ma la cosa lo ha offeso) e il presidente della Rai - che conosceva Gino da anni - dopo le mie rimostranze mi ha fatto le condoglianze. Arriverà, per grazia concessa, un ricordo a tarda notte, mentre starà arrivando la Befana. Grazie, anche no! Mio padre era ed è sereno e mia madre, mio fratello Patrick ed io stiamo benissimo senza. Ci basta l'affetto e l'amore delle persone di sempre. Grazie a chi gli ha voluto bene. David

Nebiolo, nato a Moncalvo nel Monferrato nel dicembre 1924, prima studia all’università di Torino, poi comincia a collaborare alla Gazzetta del Popolo, poi alla Stampa, e infine in Rai negli anni ’60. Caporedattore delle sedi di Torino, Pechino, Il Cairo, Madrid, Montevideo, Beirut, Parigi. Scrive alcuni libri, tra cui citiamo "I fumetti di Mao" (1971), "La seconda vita" (1993), biografia romanzata di Evita Pern, "Il giro del mondo in 50 anni", "Guerre e incontri di un inviato speciale" (2012). Il suo ultimo scritto è del 2015: "Avete contato bene le dita? - Confessioni semiserie di un nonno alle prime armi", attorniato da 5 nipoti.

Ascoltate una bella intervista a Gino Nebbiolo su Oriana Fallaci qui: http://www.oriana-fallaci.com/gino-nebiolo/video.html 

Gino Nebiolo, Moncalvo (Asti) 9 Dicembre 1924 - 5 Gennaio 2017

© RIPRODUZIONE RISERVATA copyright www.ilgiornaledelricordo.it

 

Aggiungi il tuo ricordo al diario


monica lederer

Le basse temperature ed freddo polare congelano i mass media. Gino Nebiolo, inviato speciale e professionista del giornalismo italiano, autore di numerosi libri, cronista di mondi lontani e pericolosi, Maestro di troppi colleghi, ci ha lasciati alla meravigliosa età di 92 anni vissuti egregiamente. Sotto molti punti di vista. Gli italiani hanno conosciuto la Cina, Beirut, Il Cairo, l'Etiopia, Parigi...solo ed unicamente perché zio Gino ha testimoniato, rischiando molto, quei mondi lontani. E ad oggi, migliaia di quegli stessi italiani che lo hanno seguito, ascoltato, letto ed amato non sanno che il 5 gennaio 2017 zio Gino è mancato. È mancato all'affetto della sua meravigliosa famiglia, ai parenti, agli amici più intimi. Ed ora, un po' sornione, ci vede da lassù. E certamente vede come, ancora ad oggi, i mass media non lo abbiano ricordato. Più esattamente, le basse temperature ed il freddo polare hanno congelato i loro p.c., tablet, smartphone, centri di redazione, testate giornalistiche e, naturalmente, i loro rispettabili direttori e consigli di amministrazione. Ciao zio Gino. Queste righe sono tutte solamente per te, che ho amato nei miei primi 55 anni di vita. Monica Lederer

Il Giornale del Ricordo

Scrivi il tuo ricordo